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Enti del Terzo settore, cosa succede dopo la scadenza del 31.10.2020?

01/11/2020

Ieri, 31.10.2020, è scaduto il termine previsto dall’art. 101 del D.lgs n.117/2017 (meglio conosciuto come Codice del Terzo settore), e successive proroghe (l’ultima disposta con l’art. 35 del DL ‘Cura Italia’ n. 18 del 17/03/2020).

Detto termine, relativo alle modifiche statutarie “con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria” (recita il comma 2 dell’art. 101 citato), non è però un termine decadenziale perentorio.

Ed invero, dopo il 31 ottobre 2020, gli enti del Terzo se vorranno potranno adottare le deliberazioni relative alle modifiche statutarie necessarie (e le deroghe facoltative previste dal Codice del Terzo Settore), convocando l’assemblea straordinaria.

Ma perché l’adeguamento statutario alle regole e previsioni di cui al Codice del Terzo Settore è importante?

Perché rappresenta il presupposto per l’iscrizione o per la  trasmigrazione [1] nel RUNTS (Registro unico nazionale del Terzo settore), nel caso di precedente iscrizione dell’ente interessato nei Registri delle APS (Associazioni di promozione sociale) e delle ODV (Organizzazioni di volontariato).

L’operatività del RUNTS è stata recentemente regolata dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 106 del 15/09/2020, con il quale si è data attuazione all’art. 53 del DLgs 117/2017.

Preme sottolineare che l’iscrizione al RUNTS non è obbligatoria, ma è conveniente dal punto di vista economico, in quanto gli enti che saranno iscritti potranno accedere ai nuovi regimi fiscali e tributari agevolati previsti dalla riforma (come il regime forfetario per gli enti non commerciali ed i regimi fiscali ad hoc per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale). Oltre a ciò, gli enti interessati potranno ricevere il 5 per mille dell’Irpef, che potrebbe essere riservato ai soli enti iscritti al Registro, in virtù dei noti principi di pubblicità e trasparenza che governano il nostro ordinamento e che dopo l’operatività del RUNTS potranno essere garantiti dal registro stesso, come forma di pubblicità dei dati ivi inseriti.

Secondo l’art. 30 del Decreto 116/2020 sopra citato “l’Ufficio di livello dirigenziale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali presso cui è istituito l’Ufficio statale del RUNTS, sulla base dello stadio di realizzazione del sistema telematico, individua con apposito provvedimento il termine a decorrere dal quale ha inizio il processo di trasferimento al RUNTS dei dati relativi agli enti iscritti nei registri delle ODV e delle APS delle regioni e province autonome e nel registro nazionale delle APS. Il termine è pubblicato sul sito istituzionale del Ministero e ne viene data comunicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.”.

Questo è un termine importantissimo, in quanto è quello che condizionerà i tempi della trasmigrazione dei dati nel RUNTS.

Ed invero al successivo articolo è previsto che

 “Entro novanta giorni successivi al termine di cui all’art. 30, i competenti uffici delle Regioni e delle province autonome comunicano telematicamente al RUNTS (…) i dati in loro possesso relativi alle APS e alle ODV già iscritte nei rispettivi registri al giorno antecedente il suddetto termine, per le quali non siano in corso procedimenti di cancellazione. I dati delle APS e delle ODV aventi procedimenti di iscrizione o di cancellazione prendenti al giorno antecedente il termine di cui all’art. 30 sono comunicati telematicamente al RUNTS in caso di esito favorevole degli stessi”.

In sintesi, quindi, dal giorno precedente al termine dal quale inizia il processo di trasferimento al RUNTS dei dati che sarà pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro, tutti gli enti che vogliono adeguare i loro statuti per renderli conformi alle previsioni normative di cui al Codice del Terzo settore, lo potranno fare con i quorum previsti per le assemblee straordinarie, per cui converrà fare attenzione a questo provvedimento. 



[1] di cui all’art. 30 del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali